L’Europa si arma, ma resta dipendente dagli USA: ecco i dati
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Direttore: Alessandro Plateroti

L’Europa si arma, ma resta dipendente dagli USA: ecco i dati

Carri armati dotati di lancia missili

Nonostante la volontà di autonomia dell’Europa, le importazioni di armi europee dagli USA sono aumentate del 155%.

Negli ultimi anni, l’Unione Europea ha espresso più volte la volontà di rafforzare la propria autonomia strategica nel settore della difesa, cercando di essere più autonoma possibile dagli USA. L’invasione russa dell’Ucraina ha accelerato questo processo, spingendo i Paesi membri della NATO a investire massicciamente nella sicurezza e nel riarmo. Tuttavia, i dati più recenti mostrano una realtà ben diversa da quella auspicata: la dipendenza dell’Europa dagli Stati Uniti è cresciuta invece di diminuire.

Soldato ucraino guarda il palazzo distrutto
Soldato ucraino guarda il palazzo distrutto

Un mercato sempre più dominato dagli Stati Uniti

Il rapporto del Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI) evidenzia un incremento senza precedenti nelle importazioni di armi da parte dei Paesi europei della NATO. Tra il 2020 e il 2024, tali importazioni sono aumentate del 155% rispetto al quinquennio precedente. Ma il dato più sorprendente riguarda la provenienza di queste forniture: il 64% delle armi acquistate proviene dagli Stati Uniti, in netto aumento rispetto al 52% registrato tra il 2015 e il 2019.

L’Europa ha promesso più volte di ridurre la sua dipendenza industriale e militare dagli USA, investendo in tecnologie e aziende europee. Ma la realtà dei fatti racconta una storia diversa. Nel solo 2023, i Paesi NATO europei hanno ordinato oltre 500 aerei da combattimento e numerosi altri sistemi d’arma direttamente dagli Stati Uniti. La Commissione Europea ha annunciato un fondo da 150 miliardi di euro per lo sviluppo e l’acquisto di nuove armi, ma gran parte di questi investimenti potrebbe finire ancora una volta nelle casse dell’industria militare americana.

Il dominio americano sulle esportazioni di armi

Nel contesto globale, gli Stati Uniti si confermano come il principale esportatore di armi al mondo. La loro quota di mercato è passata dal 35% al 43% negli ultimi cinque anni, un’espansione resa possibile proprio dagli acquisti europei. Nel frattempo, la Russia, colpita dalle sanzioni e impegnata sul fronte ucraino, ha visto crollare le sue esportazioni del 64%.

Ma la vera svolta riguarda l’Ucraina: il Paese invaso da Mosca è diventato il principale importatore di armi al mondo, con un incremento del 100% dall’inizio del conflitto. Il cambio di rotta dell’export americano, sempre più focalizzato sull’Europa e sempre meno sul Medio Oriente. Conferma un trend che sembra destinato a proseguire nei prossimi anni.

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ultimo aggiornamento: 11 Marzo 2025 9:10

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